Amsterdam-dic.2010

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venerdì 2 marzo 2012

Avanti, ricordando Lucio Dalla

Lucio e Jole (Walter Breveglieri, 1968)
Ricevo questo bel ricordo di Lucio Dalla da un amico, Giorgio Bertusi, albergatore di Ostia Lido e bolognese di origine.  La sua mamma era amica della mamma di Lucio, Jole.  Ecco il suo ricordo:
 Il passato non è importante solo per i successi,
gli errori sono  patrimonio per sbagliare meno.
Ricordare è importante, ognuno di Noi lascia
una traccia piccola o grande che sia per un mondo
migliore.  Avanti ricordando Lucio Dalla è un segnale significativo

Un saluto, Giorgio Bertusi
            
Avanti, ricordando Lucio Dalla
Erano momenti critici. Il dopo guerra veniva lasciato alle spalle.
Avevamo toccato il fondo, certi di un futuro sicuramente migliore, fiduciosi, pronti per lo slancio, tutti si davano una mano.
Allora, il Kursaal hotel, era un piccolo, modesto albergo e mia madre riallacciò con la signora Iole, sua vecchia amica d’infanzia, quei contatti allentati, mai scordati o sopiti dalla distanza, dal tempo.
Ospitò Lei e suo figlio presso di noi. Il rapporto era tale da sembrare una sola famiglia. Mia madre conservava le foto e i ritagli di giornale, in qualche angolo nascosto le abbiamo ancora, dove un piccolo bambino, enfant prodige, con abito nero camicia bianca con pizzo, in piedi su una sedia si esibiva,in manifestazioni in quel di Bologna,con un nero grandissimo flauto, un clarinetto.
Era passato un bel pò di tempo, ora era un giovane di belle speranze. Piacevole sentire l’orgoglio di sua madre, di mia madre, per questo bambino cresciutello che si destreggiava tra musica, creazione e canto.
Avevo sentito qualcosa di suo, forse ero uno dei pochi, dei primi che lo apprezzavano per le sue musiche fuori dell’usuale, troppo innovative, con parole che precorrevano e aggredivano i tempi.
Discussioni con le due mamme che ironizzavano, confortavano e incitavano, criticavano, questo piccolo grande uomo nei momenti di timore, di paura, d’euforia, d’incertezza, d’altruismo: ”….perchè non la canti tu…..E’ bella” …”no, è più adatta a Gianni….”
Ricordo quando si doveva preparare per andare ad un incontro alla casa discografica, la RCA e, non c’era tempo; mio padre asciugava i suoi calzini su un termosifone.
La confusione di quei giorni, l’emozione per l’audizione aveva coinvolto tutti. Un amico di famiglia, Piero, per prendere una Merendina per Lucio nella sottostante Cucina, passando furtivamente per un montavivande andò a finire, ironia della sorte, dentro la tromba del piccolo ascensore e tutti, Lui compreso, lo presero per i piedi e lo tirarono su.
Ricordo l’anello di mia madre, chi sa che fine ha fatto, portato al Monte di Pietà, perché urgevano liquidi. C’era un fermento, una voglia di aiutare, di esserci, c’era uno spirito di collaborazione che solo chi ha superato momenti tremendi può capire.
L’audizione, visto dove è arrivato, andò bene. Piano piano, le due famiglie hanno preso ognuno la propria via, i contatti man mano si sono diradati e allentati.
Ultima notizia l’abbiamo avuto da una nostra cugina bolognese tanti anni fa, fu della mamma morente e Lui che era, per un concerto, in Giappone, o giù di li, senza che nessuno lo avvertisse, per un inispiegabile sesto senso piantò tutto e tornò a casa, poté salutare l’ultimo viaggio di sua madre.
L’abbiamo seguito con l’orgoglio di averlo conosciuto.
Il successo, gli impegni fanno passare nel dimenticatoio il tempo che fu.
A volte, molti di noi, non sanno girare la testa per guardare indietro e fare patrimonio del tempo che fu! ”Chi sa…..Chi sa …Domani”.

3 commenti:

  1. che belle parole.
    Ti ho trovata tramite i commenti di Host, e trovo molto interessante il tuo commento sull'ultimo post. :)

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  2. Grazie Davide! Quello che possiamo fare scrivendo è spargere semini di buonsenso...e tenere alto il valore della cultura, sempre!

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  3. portiamo sempre nel cuore i ricordi belli vissuti perche' l'amore che essi contengono non vadano dispersi e facciano felici quelli che li rivivono.

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